Lavaggio

Si possono lavare i capelli senza usare lo shampoo? ;-)

Benvenuti tutti nel documento che tratta dei metodi no poo per lavarsi i capelli!

  • Cosa sono i metodi NO POO?

Sono tutti i metodi di lavaggio che non prevedono l’’utilizzo dello shampoo per lavarsi i capelli (stregoneria/pazzia pura!).
Premessa doverosa: se negli anni siamo passati allo shampoo due o tre motivi ci sono:

  1. Tutti i metodi elencati in questo file non sono per niente aggressivi;
  2. La maggior parte di questi, più che un’’azione lavante, hanno un’’azione tamponante nei confronti del sebo. Per questo è meglio non usarli come unico metodo di lavaggio perché tra detergere e sciacquare c’’è una bella differenza e quasi sicuramente le prime volte che proverete non vi verranno alla perfezione perché ci vuole un po’’ di occhio per le dosi, mano per il massaggio alla cute che è fondamentale e culo che non guasta.
  3. Quindi questi metodi NON vanno a sostituire del TUTTO lo SHAMPOO e non è detto siano adatti a tutte le tipologie di capello.

FATTORE SCHIUMA: partiamo col dire che, se parliamo di tensioattivi, è fondamentale che ci sia un po’’ di schiuma perché è grazie a quella che il tensioattivo fa portare via lo sporco. Il problema è che le case produttrici degli shampoo “normali” ci hanno abituati a un sacco di schiuma, data appunto dai tensioattivi troppo lavanti, oppure da agenti schiumogeni a caso.

Quindi ricordate:

Troppa/tanta schiuma-> tensioattivo troppo lavante e aggressivo

Niente schiuma-> non si sta lavando un Kaiser.


In rete si è parlato moltissimo di lavare i capelli col bicarbonato, riguardo a questo, vi riporto una parte del documento sulle FAQ:

Posso lavare i capelli con SAPONE/BICARBONATO/soda caustica/acqua di calce/sputo di mia nonna? NO, i prodotti con un pH basico NON vanno bene per i capelli (nel caso dello sputo della nonna vi invito ad approfondire, l’acidità credo dipenda dall’indole). I pH basici aprono le squame del capello, rendendolo più incline allo spezzarsi e al formarsi di doppie punte, li rende più difficilmente pettinabili, stopposi e secchi. Purtroppo spesso il risciacquo acido non basta a risolvere la questione.


I medodi NO POO sono:

  • Cowash. Lavaggio con balsamo e zucchero.
  • Erbette indiane. Le erbette indiane lavanti sono:
    • Shikakai (tende a scurire, condizionante, rinforzante, antiforfora e caduta dei capelli);
    • Aritha/Rethaa (noci saponifere);
    • Ghassoul/Rhassoul (argilla saponifera, seboregolatrice, rinforzante);
    • Hennè;
    • Nagar Motha (leggero potere tintorio castano, seboregolatore).
  •  Lavaggio con miele e limone. Si ottiene mescolando, generalmente, una parte di miele a tre d’acqua (dosi che possono variare in base alle esigenze della propria chioma). Per capelli poco più giù delle spalle le dosi sono:

•1 cucchiaio di miele,
•3 d’acqua,
•1 cucchiaino di limone.

Bisogna porre in un piccolo contenitore, agitare (noterete una leggera schiuma), spargere sulla cute distribuendo i composti con movimenti circolari, lasciare in posa (da pochi minuti a mezz’ora) e poi risciacquare. Il miele ha anche funzione condizionante, quindi non sarà necessario utilizzare il balsamo. Questo metodo è molto consigliato a chi soffre di forfora.

  • Lavaggio con la farina di ceci (mi dicono dalla regia che qualcuno ha provato anche con la farina di castagne e ha avuto dei buoni risultati). La ricetta di questo tipo di lavaggio è molto semplice, ma potete arricchirla come meglio preferite con miele, limone, uova, infusi, oli essenziali (detti o. e. per velocizzare), ecc. Per capelli di media lunghezza bastano:

• 2 cucchiai di farina di ceci,
• Acqua tiepida q.b.,sino a raggiungere una consistenza cremosa.

Applicare l’impacco massaggiando a lungo la cute sempre con movimenti circolari, risciacquare. L’odore della farina di ceci può risultare fastidioso, è consigliabile utilizzare qualche goccia di o.e. per profumare.

  • Lo ShampUovo. Essendo il tuorlo molto ricco di lecitina, che è un emulsionante, è possibile utilizzarlo come detergente. La ricetta può essere sempre arricchita come preferite. Di base per capelli di media lunghezza sarà necessario :

• 1 tuorlo [ATTENZIONE: togliete assolutamente l’’albume, o rischiate vi si cucini in testa! D:],
• il succo di 1/2 limone,
• un cucchiaio di miele (facoltativo).

Mescolare il tutto, bagnare i capelli con acqua calda, applicare il composto dello ShampUovo sui capelli bagnati, massaggiare con movimenti circolari a lungo (dovreste ottenere una leggera schiumetta). Per un’azione pulente migliore, tenere in posa dai 30 ai 40 minuti e poi risciacquare. Concludere il lavaggio con il risciacquo acido, magari utilizzando un infuso profumato e aceto per mascherare l’odore dell’uovo, che comunque, una volta asciutti i capelli, dovrebbe sparire. Una variante di questo shampoo prevede l’aggiunta di Rhum.

  • Shampoo cetriolo e limone. Prevede, ovviamente, l’uso di:

• Un cetriolo,
• Succo di 1/2 limone.

Frullare il cetriolo e aggiungere il limone formando una pappetta, applicarla sulla cute con movimenti circolari. La polpa del cetriolo, sciogliendosi, svolge un’azione scrubbante del cuoio capelluto. Il limone invece disinfetta. Questo metodo non necessita di risciacquo acido.

  • Argille. Bianca, verde, rossa. Le ho usate tutte e non ho trovato grandi differenze. Tutte con azione lavante e utili se si ha la cute grassa. Io non mischio mai le argille tra loro. Il procedimento di preparazione prevede di:

Unire l’’argilla con ’acqua tiepida fino a creare una pasta, né troppo liquida (che coli via mentre la applichi), né troppo densa (che si spalmi con difficoltà). Spalmare sulla cute (in particolare io insisto nella zona dove ho la riga dei capelli e sulll’’attaccatura sulla fronte – puoi cogliere l’’occasione per distribuirla anche sul viso, sul collo, sul petto e farti una bella maschera). Lasciare in posa 15 minuti e poi lavare normalmente la testa con acqua.
N. B. Non usare contenitori di metallo.
P. S. Si può aggiungere qualche goccia di o. e. di tea tree.

  • Noci saponine. Io utilizzo 6 noci saponine x 1 litro d’’acqua (nel caso le noci si comprino frantumate, sono circa 15 grammi).

Prima di mettere le noci nell’’acqua, bisognerebbe aprirle in due piuttosto che usarle intere. Portare ad ebollizione l’’acqua con le noci. Il processo di ebollizione estrae la saponina dai gusci di noci e la combina con l’acqua. Quando bolle, spegnere il fornello e chiudere con un coperchio il pentolino. Lasciare in infusione 20 minuti e filtrare con un colino. Aspettare che l’’acqua raggiunga una temperatura adatta per essere versata sui capelli (precedentemente bagnati) e risciacquare normalmente.
P. S. Non lasciatevi ingannare dalla mancanza di bolle: l’efficacia della pulizia è comunque garantita. Non ci sono agenti artificiali schiumogeni quindi non ci sono bolle.

  • Metodo onlywater. Come da nome, è un metodo di lavaggio che si effettua solo con acqua. I capelli necessitano di alcuni mesi per adattarsi a questo lavaggio prima di risultare puliti, ma qui riprendo il discorso di prima sulla differenza tra sciacquare e detergere: provate a mettere sulle mani dell’’olio di jojoba che dovrebbe essere quello più simile al sebo umano o anche dell’’olio d’’oliva, che tutti abbiamo a casa, e provate a lavarvi con solo acqua.

… Se finite prima di domani fatemi un fischio! Valutando smog e odori vari che sicuramente non andranno via con solo acqua, io mi sento di sconsigliare il metodo onlywater. Noi lo aggiungiamo al documento perché è giusto che sappiate della sua esistenza. XD

Annona C., membro dei nostri gruppi, che usa metodi nopoo dal 2012, e che ha aggiunto al documento originario l’esperienza con le argille e le noci saponine, a proposito del metodo onlywater dice:

Mi è capitato a volte di non trovare a casa né noci saponine, né limoni, né erbette indiane, né argilla (questi sono gli unici metodi che utilizzo) e ho lavato i capelli sola acqua. Mi sono durati puliti un po’’ meno rispetto al solito, cioè 5 giorni invece di 7. Tuttavia non lo trovo un metodo da disdegnare. La cute si deve abituare, non ci si troverà bene subito con questo metodo!

Speriamo di avervi dato delle dritte! Se qualcosa non è chiaro, lasciate un commento qui sotto con le vostre domande: noi provvederemo a rispondere!

Grazie per la lettura!

Scritto da Brunilde D., Jolla e alcune aggiunte sono di Annona C.

Attribution-NonCommercial-NoDerivs 2.0 Generic (CC BY-NC-ND 2.0)

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